Articoli

Ennio Morricone

Vince  il suo secondo Oscar e dichiara “Questo premio servirà a ricordarmi che bisogna sempre fare di più. Sempre dare il meglio”: A 87 anni evidentemente Ennio Morricone non è ancora stanco.. In tutta la sua carriera ha scritto le musiche per più di 500 film e serie Tv. Ha lavorato con registi di fama mondiale, da Sergio Leone, a Bertolucci, a Tornatore, per citare solo gli italiani.

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Andare a scuola a Messina nel 1908

“ Una passeggiata ginnastica e d’istruzione” Gaetano  La Corte Cailler(1)  nel suo diario degli anni dal 1893 a l903 (2) descrive una “ passeggiata ginnastica e d’istruzione” di fine anno scolastico della durata di due giorni fatta da alunni messinesi  in Calabria La gita scolastica prevedeva la visita di Gioia Tauro,  pernottamento a Palmi ,  escursione al Piano Corona  e Bagnara, e rientro nella serata a Messina. L’avvenimento didattico, evidentemente perché  in quei tempi non frequente,  era stato annunciato dalla Gazzetta di Messina del 3 aprile 1897 che riportava la notizia : “ Escursione scolastica- Domenica prossima una quarantina di giovani, alunni dell’Istituto Tecnico, della Scuola Normale e dell’Istituto Nautico, accompagnati da parecchi professori  faranno una passeggiata ginnastica e d’istruzione in Calabria…La gita sarà certamente deliziosa ed importante : i luoghi percorsi saranno illustrati dal prof. V.Visalli della Scuola Normale p...

Lavoro, genere (anche) femminile

“L’eventuale disparità di stipendio tra uomo e donna non dipende dalle norme, ma dagli straordinari. Gli uomini li fanno, mentre le donne preferiscono stare a casa con i propri figli. Diciamo le cose come stanno.” Con queste parole, pronunciate ieri durante le indicazioni di voto su alcune proposte di legge per introdurre modifiche alle leggi regionali n.25/2009 e n.32/2008 sulle quote rosa, il capogruppo della Lega Nord in Regione Lombardia, Massimiliano Romeo, ha voluto liquidare così la condizione delle donne nella società e nel lavoro. Ma il suo “intervento politicamente scorretto”, come lo stesso Romeo lo ha poi definito, è di fatto anche culturalmente scorretto. E non fa i conti con la realtà delle donne in Italia.   Leggi articolo originale

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Bob Dylan: molti volti molte firme

Bob Dylan, al secolo Robert Zimmermann, nasce il 24 maggio del 1941 a Duluth, Minnesota. Scrittore, poeta, attore, pittore, scultore e conduttore radiofonico, si è imposto come una delle più importanti figure in campo musicale, in quello della cultura di massa e della letteratura a livello mondiale e oggi è l’inaspettato e discusso vincitore del premio Nobel per la letteratura 2016 con la motivazione “ avere creato nuove espressioni poetiche nella grande tradizione della canzone americana”. I suoi testi colpiscono in profondità il cuore di molti perché si sintonizzano sulle tematiche care soprattutto alle generazioni che hanno affrontato il ’68. Poco amore, poco romanticismo consolatorio ma molta mestizia, amarezza e attenzione ai problemi sociali più scottanti.  

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Phaeolus schweinitzii (Fr.) Patouillard

Phaeolus Schweinitzii in fase di maturazione

Il “tam tam” dei nostri giorni che, grazie ai moderni SmathPhone ed a WhatsApp, ha sostituito gli ormai arcaici sistemi di comunicazione adottati, in tempi assai lontani, dagli antichi pellerossa, ha diffuso, via etere, proprio ieri sera, la notizia della presenza, nel territorio dei Monti Peloritani, in località Musolino, di due bellissimi esemplari fungini appartenenti all’Ordine Polyporales. La bellezza della specie, soprattutto per il particolare colore giallo zolfo del cappello (come apprezzabile dalle foto diffuse) che, purtroppo, è tale solo negli esemplari giovanissimi, tendendo, gli stessi, a scurire a maturazione, è stata sufficiente a fare scattare la molla della nostra “curiosità fungina” ed a spingerci, dopo avere acquisito indicazioni in merito al loro esatto posizionamento, oggi (18 settembre 2016), di buon mattino, alla ricerca del protagonista della nostra nuova “Riflessione Micologica”. Le precise indicazioni ricevute ci conducono, con facilità, ...

Universi Diversi Grafologhiamo con Hillary Clinton e Donald Trump

Donald Trump

Pubblicato su Moleskine aprile 2016 Hillary Diane Rodham nasce nel 1947 a Chicago. Suo padre, Hugh Ellsworth Rodham, figlio di immigrati inglesi era dirigente di un’industria tessile a Scranton – Pensylvania, mentre sua madre,Dorothy Emma Howell Rodham, era casalinga. Nel 1975 sposa Bill Clinton, futuro e discusso Presidente degli Stati Uniti e cinque anni dopo dà alla luce una bambina, Chelsea Victoria, unica figlia della coppia. Quando suo marito viene eletto presidente nel 1993 diventa la prima first lady ad aver conseguito una laurea e la prima ad avere una sua cattedra professionale di grande successo. E’ considerata come la più influente first lady americana dai tempi di Eleonora Roosevelt.

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Volvariella bombycina (Schaeff.) Singer

Volvariella bombycina

Abbiamo sempre sostenuto, nel corso di numerosi incontri di natura micologica ai quali siamo soliti partecipare, che i Funghi, facendo espresso riferimento limitato alla molteplicità delle forme e delle meravigliose sfumature cromatiche che li caratterizzano, nulla hanno da invidiare alla bellezza morfo-cromatica dei fiori ai quali, riteniamo, possano essere benissimo paragonati senza minimamente sfigurare. In questa nostra nuova “Riflessione Micologica”, intendiamo parlare di un macromicete poco comune, volendo evitare l’utilizzo del termine “raro”, che riteniamo, per rimanere in linea con quanto sopra asserito, possa essere considerato, con riferimento alla sua forma ed ai suoi delicati colori, sicuramente una delle specie più belle e rappresentative del vasto regno dei funghi che, comportandosi da saprofita, è solito fare la propria apparizione nei boschi fin dall’inizio dell’estate protraendola fino ad autunno inoltrato: Volvariella bombycina. Nella sistematica ...

Pulchroboletus roseoalbidus (Alessio & Littini) Gelardi, Vizzini & Simonini

Pulchroboletus roseoalbidus

Abbiamo più volte ripetuto, nel contesto delle nostre “Riflessioni Micologiche”, come “l’Andar per Funghi”, nelle diverse stagioni dell’anno, anche quando la produzione fungina è scarsa o, come al momento (giugno 2016), in Sicilia e nelle zone nostrane del messinese, completamente assente, possa essere spesso motivo di svago, dedicandosi ad attività di natura complementare, come, ad esempio, la raccolta di origano, e, al contempo, possa offrire piacevoli sorprese come nell’imbattersi in specie fungine piuttosto rare e poco conosciute. Proprio questa sera (29 giugno 2016), durante il settimanale incontro dei soci del “Centro di Cultura Micologica”, mentre si stava illustrando, con l’ausilio di diapositive, le specie appartenenti alla Famiglia delle Boletaceae, uno dei più assidui frequentatori, al rientro da una “battuta ad origano”, ha portato, al fine di averne una corretta determinazione, alcuni esemplari di giovani carpofori che, stante alle caratteris...

Gli ultimi giorni di vita del Palazzo Municipale di Messina

Municipio di Messina

Anche il 7 agosto di quel 1913 ai messinesi tocca vivere, o meglio sopravvivere, in una bolla di caldo umido insopportabile come sempre accade nei giorni tra luglio e agosto nella città dello Stretto. La sala che ospita la riunione del Consiglio comunale è all’interno di un edificio costruito in legno in via La Farina (Fig. 5), sede provvisoria in attesa del nuovo Palazzo municipale “ che non avrà nulla da invidiare all’antica (Rosario Pennisi) “, così sperano molti tra i sopravvissuti al terribile terremoto del 28 dicembre di cinque anni prima.  In quel giorno è prevista un’adunanza straordinaria pubblica con la presidenza del Sindaco Avv. Gian Silvestro Pulejo Ainis.1 Il Segretario Generale del Comune f.f. prof. Carmelo Stagnitta su invito del Sindaco procede all’appello dei consiglieri eletti, al termine sono presenti: Blancato, Scarcella, Brancati, Calamarà, De Cola, Proto, Stagno d’Alcontres Ferdinando, Fleres, Morgana, A.Martino, Stagno d’Alcontres Alber...

L’Aquila, la regina ancora sfregiata – La Lente in pillole

Decine di gru che svettano verso il cielo e sovrastano la città. L’Aquila, soprannominata ‘Regina degli Appennini’, si fa riconoscere così, da lontano, a chi arriva. E con dignità e tenacia silenziose, tipiche del popolo abruzzese, apre accogliente le sue porte. Palazzi nascosti dalle impalcature, da cui di tanto in tanto escono operai e brillano schegge di un saldatore, annunciano che si è arrivati in un cantiere, uno probabilmente tra i più grandi d’Italia. Una città-cantiere che, a sette anni dalla tragedia del terremoto che l’ha distrutta e in cui persero la vita 309 persone, lotta per mantenere la sua identità e per salvare un patrimonio storico e culturale che non appartiene solo agli aquilani ma al mondo intero. Il reportage fotografico completo è visibile sul blog dell’autrice.  

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Luci ed ombre nell’orgoglio della dignità Siciliana

        A voler introdurre un discorso di enfatizzazione della dignità siciliana bisogna partire da lontano: da lontanissimo, e quindi, attraversate le tappe storiche intermedie, arrivare ad una indispensabile puntualizzazione relativa alla annessione dell’Isola in seno all’ unificazione nazionale e al nostro secondo dopoguerrra. Andiamo con ordine: da punto di vista archeologico la prima identità di stato della Sicilia è certamente ascrivibile al ruolo condottiero di Siracusa; essa, paragonabile in dignità ad Atene o a Roma stessa costituì la città stato d’eccellenza rispetto alle poleis dell’isola; le leggende greche  riferiscono che essa sarebbe stata fondata  dagli Eoli di Grecia, i quali avrebbero occupato Ortigia, cedendola poi ai Siculi invasori; secondo Pindaro avrebbero avuto parte alla fondazione gli Elei, da cui sarebbe rimasto in eredità alla città il culto di Aretusa. Elide avrebbe dato origine alla leggenda del fiume  Alfeo, e sembra che Omero ne...

Pleurotus opuntiae (Durieu & Lévillé) Saccardo

Pleurotus opuntiae

La nostra bella isola di Sicilia, ricoperta da boschi e circondata dal mare, offre, per i numerosi appassionati di micologia, grazie alla varietà delle essenze arboree ed arbustive che ne ricoprono tanto il territorio collinare e montano quanto quello che si estende in prossimità del litorale marittimo, tantissimi spunti per avvicinarsi allo studio di specie fungine di difficile ritrovamento che, grazie alle loro diverse forme nutrizionali, si legano alla vegetazione dell’isola. In questa nostra nuova “Riflessione Micologica”, prendendo spunto da un recente ritrovamento effettuato dal micologo messinese Franco Mondello, intendiamo occuparci di una specie di difficile reperimento, legata in rapporto di saprofitismo con una pianta con crescita tipica sul territorio siciliano nota come “Ficodindia” e dal cui nome scientifico: “Opuntia ficus-indica” deriva la denominazione del macromicete di cui intendiamo occuparci: Pleurotus opuntiae. Nella sistematica micologica trova...

Laetiporus sulphureus (Bull.) Murrill

Laetiporus sulphureus

E’ una delle numerose “meraviglie della natura” che con i suoi bellissimi ed intensi colori si affaccia dai tronchi di diverse essenze arboree facendo la sua comparsa nei boschi dalla tarda primavera fino ad autunno inoltrato. E’ un fungo inizialmente parassita che continua il suo ciclo vitale da saprofita sui residui marcescenti dell’albero ospite. Nella sistematica micologica trova posto nelGenere Laetiporus, Famiglia Polyporaceae, Ordine Polyporales, Classe Basidiomycetes, viene inserito, per la particolare caratteristica dell’imenoforo, nel gruppo informale dei Polipori. Si tratta di un fungo esclusivamente lignicolo che, in alcune zone di crescita (Sicilia, Basilicata, Puglia, Sardegna) trova ideale associazione con alberi di Carrubo (Ceratonia siliqua), fruttificando anche su altre essenze arboree di latifoglie (castagno, eucaliptus), facendosi facilmente notare ed ammirare per i suoi meravigliosi colori giallo-aranciati che, stante al parere dei popoli anglosass...

Alessia Gazzola Un concentrato di abilità tutto messinese

Un vero talento messinese, classe 1982, occhi celesti e un aspetto privo di ostentazione; una giovane donna con i piedi per terra e le idee chiare. Medico legale nella vita, è balzata agli onori della cronaca come un vero e proprio caso letterario dell’anno 2011, quando ha pubblicato L’allieva, il suo primo romanzo, oggi diventato anche una fiction in tv con lo stesso titolo. Il suo è uno stile sagace, definito particolarmente “cinematografico” dalla critica, tanto che la Gazzola ha affascinato decine di migliaia di lettori che si sono da subito affezionati alla protagonista del libro, Alice Allevi, che, come l’autrice, si muove nel campo della medicina forense.

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La pietra dei Giudei

Quella Pasqua del 1347 1. Cos’è la “ Pietra dei Giudei”? La “Pietra dei Giudei” è una piccola lapide di marmo delle dimensioni di circa 20 cm x 5 cm a forma di cartiglio murata tra le liste orizzontali  di marmi policromi della facciata del Duomo di Messina. Più precisamente essa si trova a circa 3 m dal suolo tra il Portale Gotico principale e quello alla sinistra di chi guarda. Il gesuita Placido Samperi nel 1644 attestava  che vi era incisa  la frase:” Signum Perfidorum Iudaeorum”. Oggi il piccolo marmo appare gravemente danneggiato e la scritta risulta incompleta e poco leggibile. In particolare  sembra che  il marmo sia stato volutamente corroso  proprio in corrispondenza della parola Iudaeorum  per eliminare- si può ipotizzare senza tuttavia alcun riferimento a dati certi- qualsiasi riferimento alla comunità giudaica presente a Messina. Dell’intera frase oggi si leggono chiaramente solo  le  seguenti lettere “ SIGNUM   P… RFIDO … …  …...

Langermannia gigantea (Batsch) Rostk

“Accade spesso specie durante incontri di natura conviviale, che uno o più dei presenti, a conoscenza della mia ormai ben nota passione per lo studio dei funghi, mi rivolga qualche domanda, al fine di chiarire le proprie idee e conoscenze o anche per semplice curiosità, su questo meraviglioso mondo che da sempre ha destato l’interesse e la curiosità umana. E fu così che ieri l’altro (5 settembre 2015), sulla spiaggia di Rometta marea, ridente cittadina turistica affacciata sul litorale tirrenico della provincia di Messina, durante un incontro serale con numerosi amici per godere, attorno ad un fumante barbecue, della brezza marina serale in riva al mare a conclusione delle vacanze estive, uno dei presenti, appassionato di trekking, mi ha mostrato, sul proprio smart phone, la foto di un bellissimo esemplare fungino nel quale si era imbattuto durante una delle sue passeggiate naturalistiche, chiedendomi delucidazioni in merito alla sua denominazione e fornendomi, al contempo...

Ganoderma lucidum (Curtis) P. Karst

Noto ed utilizzato, ormai da millenni, nella cultura orientale dove è conosciuto come “Reishi” (Giappone) o “Ling-Zhi” (Cina), è largamente commercializzato a fini terapeutici sia di natura curativa che preventiva, attribuendogli, secondo i principi della medicina orientale, proprietà curative eccezionali tanto da identificalo come “Fungo dell’immortalità” Molto più semplicemente la micologia moderna lo posiziona, con il nome scientifico di “Ganoderma lucidum”, nel Genere Ganoderma famiglia Ganodermataceae, Ordine Polyporales, inserendolo nel gruppo informale dei “Polipori”. Nel gruppo vengono inserite specie fungine appartenenti a diverse famiglie: Fistulinaceae, Polyporaceae, Ganodermataceae, Bondarzewiaceae, Hymenochaetaceae,… tutte con imenoforo a tubuli, non asportabile dalla carne soprastante con la quale forma un insieme strettamente omogeneo. I basidiomi possono essere sessili (privi di gambo) o stipitati (munti di gambo), in tal caso il gambo pu...

Tra tossine e veleni

Amanita phalloides

L’autunno, è risaputo, è la stagione ideale per la fruttificazione fungina; in questo periodo, stante le particolari e favorevoli condizioni atmosferiche caratterizzate dalle abbondanti piogge e dalle temperature ancora elevate, numerose sono le specie fungine che, singolarmente, in forma gregaria, cespitosa, in filari, in cerchio o a zig zag, fanno la loro apparizione nei boschi, confondendosi, con le loro caratteristiche forme ed i loro stupendi colori, tra i fiori e la vegetazione del sottobosco, attirando l’attenzione “mangereccia” dei numerosi raccoglitori-micofagi che si riversano nei boschi alla loro ricerca. Non dobbiamo dimenticare, però, che i funghi, per la loro particolare natura, contengono sostanze tossiche in misura più o meno maggiore a seconda delle varie specie, assumendo, per alcune specie in particolare, la consistenza di veri e propri veleni che possono causare, all’essere umano, effetti irreversibili con danni di notevole entità. Ricordiamo, senz...

Langermannia gigantea (Batsch) Rostk

“Accade spesso specie durante incontri di natura conviviale, che uno o più dei presenti, a conoscenza della mia ormai ben nota passione per lo studio dei funghi, mi rivolga qualche domanda, al fine di chiarire le proprie idee e conoscenze o anche per semplice curiosità, su questo meraviglioso mondo che da sempre ha destato l’interesse e la curiosità umana. E fu così che ieri l’altro (5 settembre 2015), sulla spiaggia di Rometta marea, ridente cittadina turistica affacciata sul litorale tirrenico della provincia di Messina, durante un incontro serale con numerosi amici per godere, attorno ad un fumante barbecue, della brezza marina serale in riva al mare a conclusione delle vacanze estive, uno dei presenti, appassionato di trekking, mi ha mostrato, sul proprio smart phone, la foto di un bellissimo esemplare fungino nel quale si era imbattuto durante una delle sue passeggiate naturalistiche, chiedendomi delucidazioni in merito alla sua denominazione e fornendomi, al contempo...

Andar per funghi anche in inverno Flammulina velutipes

Flammulina velutipes

In una precedente “Riflessione Micologica”, redatta appositamente per il lettori de “I sapori del mio sud” (vedi n. 116 marzo 2015), soffermandoci sui funghi del tardo autunno e dell’inverno, abbiamo affermato che questi piccoli “abitanti dei boschi”, contrariamente a quanto popolarmente creduto, non crescono solo nel periodo di fine estate – inizio autunno ma sono soliti fare la loro apparizione durante tutto l’anno, anche nelle stagioni più fredde. Questa nostra affermazione avrà, senz’altro, fatto nascere qualche perplessità in non pochi lettori, convinti, per tradizione atavica, del contrario. A conferma della nostra affermazione, che riproponiamo ancora una volta, intendiamo, nel ribadire il concetto, presentare, ai nostri lettori, un piccolo macromicete tipico del periodo invernale che spesso viene ritrovato ricoperto di neve. Flammulina velutipes (Curtis) Singer: molto diffuso, conosciuto ed apprezzato nelle regioni settentrionali, raramente presente ne...

Andar per funghi….. “Il Chiodino”

Chiodini

Conosciuto, ricercato ed apprezzato in cucina sin dai tempi più remoti, anche se per il suo uso gastronomico non vengono seguiti, soprattutto perché sconosciuti dalla maggior parte dei consumatori, i consigli utili ad un suo corretto utilizzo ai fini della commestibilità, il “Chiodino” è solito fare la sua apparizione sin dall’inizio dell’autunno crescendo cespitoso, da parassita-saprofita, sugli alberi nei boschi di latifoglie e di conifere e, in maniera piuttosto ricorrente, anche su culture arboree da frutto. Considerato da numerosi micofagi un ottimo commestibile ed annualmente oggetto di una spietata caccia è, in realtà, proprio per la sua ricercatezza, per la sua abbondante crescita e per il suo diffuso consumo, il principale responsabile dei numerosi ricoveri ospedalieri per intossicazione da funghi. Il suo nome scientifico, Armillaria mellea, derivato dal latino armilla = braccialetto con riferimento all’anello che adorna la parte superiore del gambo e da mel...

Tra scienza, credenze e realtà

“E’ ancora vivo in me il ricordo dei racconti cui mia madre era solita ricorrere per attirare la mia attenzione quando, come si è soliti fare con i bambini, era necessario farmi stare tranquillo per il pasto o per lasciarmi addormentare ascoltando la sua calda voce. Ella andava a ritroso nel tempo, ricercando, tra i suoi ricordi, piacevoli esperienze che la riportavano indietro sino al periodo dei suoi anni verdi quando,  ancora fanciulla, era solita accompagnarsi ai suoi coetanei nei boschi che circondano l’abitato di Tusa, piccolo centro montano del messinese nella catena  dei monti Nebrodi, unitamente a Nicoletta, Giuseppina, Santina, improvvisandosi “funciari” (cercatori di funghi), sapientemente guidati nella ricerca da “zu Cicciu” (zio Ciccio – Francesco), “esperto locale” nel riconoscimento delle varie  specie e profondo conoscitore – solo in maniera empirica, purtroppo – delle abitudini di questi simpatici abitanti dei boschi. Costui, “micologo ...

Andar per funghi “I Prataioli”

Agaricus bisporus var. albidus

Con il nome generico ma non sempre appropriato di “Prataioli”, in quanto non sempre legati, per quanto riguarda la loro crescita, ad un ambiente praticolo, si intende identificare numerose specie di funghi appartenenti al Genere Agaricus. Si tratta di macromiceti che, come si evince dalla denominazione generica di prataioli, sono soliti avere il proprio habitat nei prati, su letame o cumuli di sostanze organiche, non disdegnando, comunque, anche la fruttificazione in habitat boschivi. Crescono generalmente aggregati in piccoli gruppi e raramente cespitosi. Nel genere sono annoverate specie micorriziche e saprofite ma mai lignicole. Si prestano facilmente ad essere coltivati in serra e, per tale loro predisposizione, rivestono, ormai da numerosi anni, un ruolo principale e di primaria importanza nell’economia mondiale e nell’industria alimentare. Fanno bella mostra esposti negli scaffali dei supermercati di tutto il mondo dove si possono trovare sia freschi sia conservati o p...

Andar per funghi: “I Prataioli”

Parte Seconda  Riprendiamo l’argomento trattato nel numero precedente de “I Sapori del mio Sud” addentrandoci nella descrizione di alcune specie, limitandoci solo a poche, tra le tante appartenenti al genere Agaricus, per non occupare spazio in eccesso tra le pagine del Magazine che, ancora una volta, ci ospita: Agaricus bisporus: (dal latino bisporus che genera due spore) appartiene alla Sezione Bitorques del Sottogenre Agaricus, ha cappello con diametro che va da 5 a 10 cm, inizialmente emisferico, poi convesso, appiattito a maturità. Ha superficie asciutta, di colore variabile dal grigio-bruno, grigio-beige, brunastro, bruno-rossastro, unita, poi dissociata in squame appressate concentriche su sfondo più chiaro. Le lamelle sono fitte, strette, libere al gambo, con poche lamellule, inizialmente di colore rosa-carnicino, poi rosa-grigiastro, a maturità più scure fino al bruno-nerastro. Il gambo è piuttosto corto, cilindrico, un po’ dilatato e arrotondato verso la base...

Andar per Funghi: i Leccini

Leccinum scabrum

Conosciuti, sull’intero territorio nazionale, con la denominazione comune di “Porcinelli”, i Leccini meritano, a pieno titolo, tale appellativo, soprattutto per la loro spiccata somiglianza con i più pregiati e ricercati “Porcini” con i quali spesso vengono confusi, tanto che, non di rado, nei mercati rionali vengono venduti spacciandoli per questi ultimi. A tal proposito mi piace riportare, solo per curiosità aneddotica, un episodio vissuto personalmente qualche tempo addietro quando, su invito di un amico, incontrato per le vie del centro nella città di Messina, venivo “spinto ad ammirare dei meravigliosi porcini” posti in vendita in un negozio di frutta e verdura sito nelle immediate vicinanze ove, ben predisposta per l’esposizione, faceva bella mostra una cassetta di funghi accompagnata da un cartellino con la scritta: “Porcini…€ 25,00 Kg.”. Ben grandi furono inizialmente lo scetticismo e l’incredulità, poi l’ira e, successivamente, lo stupore e l...