Renato Zafarana

Messina Sicilia Pest Sizilien Peste 1743. Incisione Stampa Plague Seuche Epidemie –Berlin

Il 25 marzo del 1744 il vicerè Bartolomeo Corsini1, dà incarico al Canonico D. Francesco Testa vescovo di Siracusa e deputato al Parlamento del Regno di Sicilia di scrivere ”…una relacion historica general, veridica,y distinta, de todo lo que ha accurrido en el Contagio de Mecina”2,per lasciare una testimonianza scritta dell’impegno con cui il suo Governo aveva affrontato e risolto l’epidemia di peste che aveva sconvolto quella città nell’anno 1743. Anche il Senato messinese incarica il suo segretario Orazio Turriano di stendere un “Ragguaglio“3 sugli stessi avvenimenti, probabilmente, raccomandandogli di evidenziare che i danni causati dall’epidemia al tessuto sociale della città, non erano stati aggravati dall’inerzia delle autorità civili e religiose messinesi che con il loro incoerente comportamento non avevano saputo -come affermava Palermo- tempestivamente contenere la diffusione del morbo, ma che tutto era avvenuto per chiara e imperscrutabile volon...

Fig.3 - La Bolla datata 16 novembre 1548 del Pontefice Paolo III istitutiva del “Messanense Studium Generale”

Nel 1548 a Messina nasce il “Primum ac Prototypum Collegium Societatis Jesu” inizio dell’Università cittadina Premessa Con questo breve saggio si intende affrontare, per gli aspetti essenziali, gli avvenimenti relativi alla nascita dello Studium di Messina e alla presenza in città della Compagnia di Gesù dal 1548 che ne determinò i presupposti con il suo Collegium prototypum. Si intende così consentire al lettore interessato all’argomento di acquisire elementi d’informazione su quegli avvenimenti gloriosi per la città di allora, perché possano essergli di stimolo per ulteriori conoscenze sul rapporto culturale e istituzionale istauratosi in quegl’anni tra Messina e l’Ordine dei gesuiti e lungo quella complessa collaborazione, seguire la nascita dell’Università. Anno 1548, la città accoglie i Gesuiti Placido Samperi s.j. nella sua “Iconologia della gloriosa Vergine Madre di Dio Maria protettrice di Messina” pubblicata nel 1644, descrive così, dopo un sec...

Chi si trova a passare per Piazza Cairoli nota sul marciapiede lato destro del palazzo dei magazzini OVS, su un espositore, l’immagine fotografica di un bell’edificio di antica architettura corredata dal seguente  breve commento  esplicativo: “In questo sito al posto dell’intero attuale edificio nel 1925 i Padri Gesuiti fecero erigere il complesso ‘Collegio S. Ignazio’, progettato dall’architetto Antonio Zanca (che progettò anche il Palazzo Municipale)…Nel 1933 fu anche realizzata l’annessa chiesa di S. Maria della Scala sempre nello stesso stile a tre navate, due torri campanarie e tre cupole… L’attività scolastica comprendeva: scuole elementari,medie, ginnasio, liceo classico e scientifico per un complessivo di circa 450 alunni. L’intero edificio fu demolito nel 1975.” Il passante, se ha meno di cinquanta anni di età e pertanto non ha memoria visiva dell’esistenza a Messina di quell’edificio che vede raffigurato, è informato che fu “demolito...

“Una passeggiata ginnastica e d’istruzione” Dati essenziali sulla realtà sociale ed economica della città nei primi anni del XX secolo Messina nei primi anni del 900 era una delle più grandi e importanti città d Italia. Dal censimento nazionale del 1901apprendiamo che la città  aveva una popolazione  di poco meno di 148000 abitanti, 90.000 risiedevano in centro e nelle periferie, la rimanente parte nei villaggi. Catania, in quegli anni, contava la stessa popolazione di Messina, Palermo circa 310.000 abitanti, Torino 330000, Roma 416.000 e Milano 538.000. La città continuava ad identificarsi con il suo porto; per la presenza di una borghesia produttiva  ancora legata in gran parte ai commerci e ai trasporti delle merci via mare (1) . Nell’anno che si concluse col terremoto che distrusse l’intera città , oltre 6.000 navi  approdarono nel porto  confermando la sua importanza strategica  quale nodo marittimo per l’intero Mediterraneo. In città si guardava, non ...

“ Una passeggiata ginnastica e d’istruzione” Gaetano  La Corte Cailler(1)  nel suo diario degli anni dal 1893 a l903 (2) descrive una “ passeggiata ginnastica e d’istruzione” di fine anno scolastico della durata di due giorni fatta da alunni messinesi  in Calabria La gita scolastica prevedeva la visita di Gioia Tauro,  pernottamento a Palmi ,  escursione al Piano Corona  e Bagnara, e rientro nella serata a Messina. L’avvenimento didattico, evidentemente perché  in quei tempi non frequente,  era stato annunciato dalla Gazzetta di Messina del 3 aprile 1897 che riportava la notizia : “ Escursione scolastica- Domenica prossima una quarantina di giovani, alunni dell’Istituto Tecnico, della Scuola Normale e dell’Istituto Nautico, accompagnati da parecchi professori  faranno una passeggiata ginnastica e d’istruzione in Calabria…La gita sarà certamente deliziosa ed importante : i luoghi percorsi saranno illustrati dal prof. V.Visalli della Scuola Normale p...

Municipio di Messina

Anche il 7 agosto di quel 1913 ai messinesi tocca vivere, o meglio sopravvivere, in una bolla di caldo umido insopportabile come sempre accade nei giorni tra luglio e agosto nella città dello Stretto. La sala che ospita la riunione del Consiglio comunale è all’interno di un edificio costruito in legno in via La Farina (Fig. 5), sede provvisoria in attesa del nuovo Palazzo municipale “ che non avrà nulla da invidiare all’antica (Rosario Pennisi) “, così sperano molti tra i sopravvissuti al terribile terremoto del 28 dicembre di cinque anni prima.  In quel giorno è prevista un’adunanza straordinaria pubblica con la presidenza del Sindaco Avv. Gian Silvestro Pulejo Ainis.1 Il Segretario Generale del Comune f.f. prof. Carmelo Stagnitta su invito del Sindaco procede all’appello dei consiglieri eletti, al termine sono presenti: Blancato, Scarcella, Brancati, Calamarà, De Cola, Proto, Stagno d’Alcontres Ferdinando, Fleres, Morgana, A.Martino, Stagno d’Alcontres Alber...

Quella Pasqua del 1347 1. Cos’è la “ Pietra dei Giudei”? La “Pietra dei Giudei” è una piccola lapide di marmo delle dimensioni di circa 20 cm x 5 cm a forma di cartiglio murata tra le liste orizzontali  di marmi policromi della facciata del Duomo di Messina. Più precisamente essa si trova a circa 3 m dal suolo tra il Portale Gotico principale e quello alla sinistra di chi guarda. Il gesuita Placido Samperi nel 1644 attestava  che vi era incisa  la frase:” Signum Perfidorum Iudaeorum”. Oggi il piccolo marmo appare gravemente danneggiato e la scritta risulta incompleta e poco leggibile. In particolare  sembra che  il marmo sia stato volutamente corroso  proprio in corrispondenza della parola Iudaeorum  per eliminare- si può ipotizzare senza tuttavia alcun riferimento a dati certi- qualsiasi riferimento alla comunità giudaica presente a Messina. Dell’intera frase oggi si leggono chiaramente solo  le  seguenti lettere “ SIGNUM   P… RFIDO … …  …...