La Provincia Forestale di Messina: Isola nell’Isola

mercoledì 12 Febbraio 2020
Ore 17:30
Aula Virtuale: meet.jit.si/adsetsoci

Molte delle vicende storiche che hanno contrassegnato la Sicilia nel corso dei secoli, dalla prima colonizzazione greca (VIII secolo a.C.) fino all’ultima guerra mondiale, hanno contribuito ad erodere progressivamente l’ingente patrimonio forestale originario, tanto da vedere oggi l’Isola collocata al penultimo posto nella classifica delle Regioni per indice di boscosità. Ciò nonostante, grazie alla sua posizione geografica, la conformazione orografica, la ripidità dei versanti e le caratteristiche climatiche proprie, la provincia di Messina ha potuto conservare un patrimonio silvano di tutto rispetto, tale da ospitare in atto quasi un terzo dei boschi censiti in Sicilia e reggere il confronto con le province d’Italia più “blasonate”. Qui infatti si possono ancora ammirare vastissime superfici ricoperte da pregevoli boschi di Sughera, Leccio, Cerro, Castagno, Faggio (per citare le specie principali) che bene rendono l’idea delle descrizioni ammirate di antichi scrittori che quel comprensorio chiamarono “Terra di Cerbiatti”.

Relatore: Prof. Giuseppe Giaimi

Già Direttore dell’Azienda Foreste Demaniali della Regione Siciliana, dell’Ispettorato Forestale, dell’Ufficio Speciale per la Difesa del Suolo e dell’Ambiente Naturale della provincia di Messina; già docente a contratto presso le Università di Reggio Calabria e Palermo.

Breve biografia

Giuseppe Giaimi, nato a Capizzi (Messina) nel 1943, nel 1968 consegue la laurea in Scienze Forestali a Firenze, dove vive l’esperienza della tragica alluvione del 4 novembre 1966. Lavora per due anni come borsista del Consiglio Nazionale delle Ricerche all’Università di Firenze e per altri due all’Istituto Sperimentale di Selvicoltura, Sezione periferica di Cosenza, collaborando a tutte le ricerche scientifiche in corso nei due Enti. Vincitore di vari concorsi, presta servizio a Cosenza nel Corpo Forestale dello Stato e a Messina nel Corpo Forestale della Regione Siciliana. Qui, dopo un lungo apprendistato come progettista e direttore dei lavori, assume la direzione prima dell’Azienda Foreste Demaniali, poi dell’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste e, infine, dell’Ufficio Speciale per la Difesa e Conservazione del Suolo e dell’Ambiente Naturale. Nell’ambito di quest’ultimo incarico si occupa, tra l’altro, della gestione di tutte le Riserve Naturali ricadenti in provincia ed assegnate all’Azienda Forestale. Insegna per tredici anni nel corso di laurea in Scienze Forestali e Ambientali presso le Università di Reggio Calabria e Palermo e per quattro anni, sempre a Palermo, nella Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali. È autore di numerosi articoli a carattere tecnico-scientifico e di alcuni libri, tra cui I Boschi di Sicilia, Il Parco dei Nebrodi, Il secondo flagello di Messina, Le disastrose ricorrenti alluvioni e i tentativi di porvi rimedio.