Recensioni

La “Mater Matuta” e l ”Homo Faber”: binomio inscindibile di una storia d’amore senza tempo

 Mohnblume, Storia vera di una donna eccezionale ovvero Storia eccezionale di una donna vera, Roma, 2013 Tipografia Grasso

In una cornice elegante e raffinata , qual è quella di un noto locale giardinese, si  è svolta, il 21 Luglio,  la presentazione del libro di Aldo Piccarreta  (Mohnblume, Storia vera di una donna eccezionale ovvero Storia eccezionale di una donna vera, Roma, 2013 Tipografia Grasso  pag.243). Colpisce innanzitutto, in un’epoca in cui tutto è in vendita e fagocitato dalla smania del consumo, che questo romanzo non abbia un prezzo. Aldo Piccarreta,  narratore e protagonista ha voluto fare un ultimo dono alla donna della sua vita, Rosemarie, offrendo agli altri la storia del loro amore che travalica la morte e  l’oblio. L’autore oppone ,al cinismo e al materialismo  imperanti  nei nostri tempi, una  vicenda in cui  dà spazio ai moti dell’anima , senza  timore di risultare “démodé”.

Il giovane Aldo, geologo romano, incontra  in Italia l’imprenditrice tedesca (sveva) Rosemarie,donna dal fascino conturbante e dalla personalità forte e decisa. La donna più matura di Aldo è sposata e ha tre figli ma è tale la loro passione  (una sorta di affinità elettiva con dei legami quasi esoterici) da non conoscere ostacoli. Rosemarie, pur mantenendo i contatti con la propria famiglia, va a vivere in Sicilia, dove Aldo ha iniziato una brillante carriera, presso una cartiera locale. Sarà Taormina, tuttavia il “Locus amoenus” della loro passione, con le sue stradine arroccate, i paesaggi mozzafiato, la vita notturna, le feste dei vip. Il tempo trascorre veloce per i due amanti: il boom economico degli anni ’60 , con il danaro che comincia a cambiare ambienti e persone e, a seguire, gli anni ’80 prodighi di potere e successo e il grosso crac degli anni ’90, forieri di profondi rivolgimenti  della società. Aldo e Rosemarie, travolti dagli eventi, vanno via dalla Sicilia e si  ricostruiscono una nuova vita a Roma. Sono anche momenti di forti scontri tra loro ma il misterioso legame che li unisce, rimane saldo.

L’ermeneutica dei loro sogni evidenzia una  profonda simbiosi a livello inconscio. Il traguardo finale arriva prima per la donna; l’uomo ne conserverà nel cuore il ricordo, inattaccabile dal tempo, insieme con un pugno di cenere sottratta al mare e con pochi versi di lei, postumi:”  Il creato è un Unicum Sinfonico, un’unica  Sinfonia/…..L’Uomo è nato per essere parte del coro/ L’Uomo è musica….” La presentazione si svolge all’insegna dell’armonia  e della rimembranza   mentre, in sottofondo , vibrano le note di “ Amapola”(in tedesco Mohnblume) e su uno schermo gigante campeggia l’immagine di Rosemarie (Mumele, Gea, la Mater)  nello splendore della sua maturità. L’”Homo Faber  ( Aldo), con la schiettezza  e l’onestà intellettuale che lo connotano, ha per lei ”costruito” imperituro ricordo.