
Il linguaggio poetico, per sua peculiarità, ha un potere evocativo, è immaginifico e, con parole pregnanti di significato, riesce ad esplorare il mondo dei sentimenti, facendone emergere le motivazioni interiori più profonde. La silloge poetica di Anna Giuffrida (“PsicoPoetica” Robin Edizioni SRL, Torino 2022 pg 116) ne è prova evidente. L’autrice, in un momento difficilissimo della sua vita, segnato dalle perdita della madre adorata, riesce, faticosamente ad emergere, dal “buio e dall’annullamento”in cui è risucchiata, attaccandosi al solido baluardo della poesia salvifica che le consente di rivivere momenti “preziosi”di un passato indimenticabile. La figura della madre che inizialmente, sembra sfocarsi in un nulla eterno, rievocata dai versi, ritorna ad essere presente, occupando il posto di maggior rilievo nell’immaginario di Anna. Viva e presente, anima il mondo poetico della figlia, ne diventa complice, sorella, amica e le rimane accanto, testimone silenz...