Devo la conoscenza di questo personaggio, di cui avevo vaghe e peregrine notizie, alla signora Rosa Alberti (vedova dell’avvocato Luigi Scalisi , pronipote dell’eminente studioso Anastasio Cocco). Ella, nel donarmi un libro( G. Ammendolia, M. Cavallaro,I. Rao “Anastasio Cocco” Naturalista Messinese dell’Ottocento”, 2014 Messina Edas pg. 237) , ha acceso in me il desiderio di rinverdire il ricordo d’ uno scienziato eclettico e d’ un letterato di alto spessore, un po’ dimenticato nella città in cui e per cui spese il suo ingegno e la sua competenza. Perfettamente rispondenti alla figura e all’opera di Anastasio Cocco , sono le parole del Prof. Gugliemo Cavallaro, già illustre zoologo e ittiologo dell’ Università di Messina (pronunciate nel 250° anno dalla fondazione dell’Accademia Peloritana dei Pericolanti):“ Lo scienziato opera perché altri hanno aperto quei sentieri che egli percorre e che additerà a chi gli succederà”. Anastasio non ...
Recensioni
Un lavoro impegnativo, approfondito e dovizioso, quello di Margherita di Fazio (Bottoni, cappelli e… Roma, 2014 Editoriale Artemide, Collana Proteo). La scrittrice, già docente universitaria presso la Sapienza di Roma, possiede tutti gli strumenti atti ad avviare un’indagine letteraria attenta e approfondita. Questo testo però ha un “quid” in più, perché coniugando l’aspetto letterario con quello paraletterario, dimostra che è possibile, attraverso la focalizzazione degli elementi, apparentemente, insignificanti di un libro, arrivare a coglierne i significati più nascosti. L’interconnessione tra finzione e realtà serve a lumeggiare i fili che legano i personaggi e gli oggetti ( cioè gli accessori ) che, divenendo parte integrante del loro abbigliamento o della loro persona, assumono spesso un valore simbolico. Attraverso sette percorsi esemplificativi, la scrittrice si sofferma sugli accessori di secondo grado, cioè su quegli elementi che servono a dare un tocco...
La scrittura e parimenti il linguaggio rappresentano la concretizzazione, attraverso un processo verbale scritto o orale, di quanto l’individuo intende comunicare. Tuttavia l’oralità è simile al riflesso di un volto su una superficie liquida che tende a incresparsi, confondendo l’immagine; la scrittura, invece, inchiodata fissamente su un foglio, rappresenta l’immagine nitida del soggetto. Leggere le pulsioni, le tendenze, le emozioni, le caratteristiche dell’individuo attraverso la scrittura, è compito della grafologia che, pur non essendo una scienza esatta, solitamente, riesce a cogliere nel segno. Il grafologo tuttavia, solamente in ambito giudiziario riveste un ruolo chiave, nel momento in cui deve confermare la paternità di una firma, altrimenti le sue osservazioni, in merito all’analisi grafologica di un imputato, non sono rilevanti. Egli, invece, è uno studioso che trasversalmente incrocia varie discipline e possiede rigorosi strumenti di analisi che gl...