Martedì 12 Maggio
Ore 17,30
Aula Virtuale: meet.jit.si/adsetsoci
Molte delle vicende storiche che hanno contrassegnato la Sicilia nel corso dei secoli, dalla prima colonizzazione greca (VIII secolo a.C.) fino all’ultima guerra mondiale, hanno contribuito ad erodere progressivamente l’ingente patrimonio forestale originario, tanto da vedere oggi l’Isola collocata al penultimo posto nella classifica delle Regioni per indice di boscosità. Ciò nonostante, grazie alla sua posizione geografica, la conformazione orografica, la ripidità dei versanti e le caratteristiche climatiche proprie, la provincia di Messina ha potuto conservare un patrimonio silvano di tutto rispetto, tale da ospitare in atto quasi un terzo dei boschi censiti in Sicilia e reggere il confronto con le province d’Italia più “blasonate”. Qui infatti si possono ancora ammirare vastissime superfici ricoperte da pregevoli boschi di Sughera, Leccio, Cerro, Castagno, Faggio (per citare le specie principali) che bene rendono l’idea delle descrizioni ammirate di antichi scrittori che quel comprensorio chiamarono “Terra di Cerbiatti”.