Incontro con l’autore: Domenico Barrilà

“…Quando davvero si è educatori! 

Quando Messina interagisce lo fa con sapienza, in modo particolare quando c’è di mezzo il 16° Istituto Comprensivo e la sua infaticabile dirigente Giovanna De Francesco, complice quella Daniela Bonanzinga, cacciatrice di ‘punta’ di talenti scrittorii, che offre in pasto alla Città vere eccellenze culturali.

Giorno 28 maggio 2014 gli astanti in ‘Sala Visconti’ hanno goduto della professionalità (la professionalità va oltre la sapienza, perché la contiene e la supporta di realismo pragmatico!) di un … messinese!

Un messinese che la città – cosa non inconsueta, poiché è un eccellente – ha donato al nostro Nord; quanto meno, una volta tanto, non lo abbiamo esiliato all’Estero!

“Domenico Barrilà, psicoterapeuta e analista adleriano, è impegnato da oltre venticinque anni nell’attività clinica, che accompagna con una produzione editoriale dalla quale è scaturita una quindicina di fortunati volumi, diversi dei quali tradotti all’estero. Oltre a collaborare con alcune testate nazionali, dirige due collane da egli stesso ideate ed è supervisore scientifico di progetti pensati per la prevenzione del disagio. Da sempre coltiva un forte interesse per la responsabilità sociale della psicologia, che in questi ultimi anni si è tradotto in una costante presenza sul territorio, anche attraverso un migliaio tra conferenze e seminari svolti in Italia e in altri paesi.

In coppia, in famiglia, con gli amici, i legami si creano, si spezzano, a volte annientano. Eppure li cerchiamo in continuazione, dobbiamo cercarli, comunque. Contare qualcosa per qualcuno. Un programma per la vita, apparentemente elementare, il cui perseguimento determina la qualità delle nostre giornate, eppure spesso così difficile da trasformare in una reale risorsa per sé e per gli altri” … Così si legge, alla voce, su internet.

Legando magistralmente scuola e famiglia nelle responsabilità e nel compito di gestione della educazione, si ottiene quel recupero delle diversità, delle devianze, che a non operare in simbiosi ‘incancreniscono’; non c’è il giovane da ‘buttar via’: c’è ogni giovane bisognoso di ascolto, di cura e di attenzione, del quale occorre valorizzare qualsiasi minimo residuale e/o potenziale e non deprimerne l’autostima saccentemente. E’ stata una ‘musica’ ascoltarlo.

Accattivante nella motivazione professionale, umile nel lasciare il più possibile in angolo il suo evidente valore professionale, trascinatore nel contagiare l’ascoltatore della sua prorompente umanità, va sicuramente ascoltato, perché è dal vivo che se ne trae l’esatta personalità dell’uomo; quando tuttavia sia andata persa questa occasione è bene accostarglisi in lettura sul suo ultimo testo: ‘Bambini’ di Domenico Barrilà, casa editrice ‘La Scuola’ ad un prezzo superstracciato.

Cosa aggiungere?

Grazie Giovanna De Francesco, grazie Daniela Bonanzinga, grazie ADSeT per averci condotti ad una esperienza davvero così privilegiata.